ALLUVIONE MESSINA, WWF: “ORA BASTA SCELLERATE LOTTIZZAZIONI, NUOVI CENTRI COMMERCIALI E COPERTURE DI FIUMARE. MESSINA E' UNA BOMBA, EVITIAMO CHE ESPLODA”
Messina, 02/10/2009 - Ancora una volta Messina affronta il drammatico bilancio di forti piogge, piangendo vittime innocenti e contando danni incalcolabili.
Sono anni che il WWF chiede, anche alla luce delle nuove norme di tutela ambientali poste dalla Zona a Protezione Speciale, di fermare la Variante al PRG e di ridisegnare la città, sottolineando in ogni lettera, denuncia, documento, comunicato stampa, che era l’occasione d’oro per fermare il sacco edilizio e la scellerata urbanizzazione stante la fragilità del territorio e l’elevato rischio sismico. Piogge torrenziali se cadono su un territorio sano, provocano sì danni, ma non ingenti, e tanto meno vittime innocenti.
Per anni, dal quel tragico 28 settembre 1998 – quando l’alluvione colpì la zona nord della città con quattro vittime – Messina invece si è affidata alla fortuna e alla speranza che non accadesse di nuovo il peggio, senza mai, a nessun livello amministrativo, decidere di rivedere la pianificazione urbanistica alla luce dell’aggravamento della fragilità del territorio.
Si è continuati imperterriti ad autorizzare ogni progetto, piccolo o grande che fosse, mancando sempre una visione di insieme, la capacità di comprendere che il cumulo delle azioni ed opere va considerato quando si avvia a realizzazione qualsiasi opera, quando si progetta.
Ancora oggi scelleratamente, sono previste nuove lottizzazioni, piani quadro, particolareggiati, centri benessere, nuove strade, nuovi centri commerciali, coperture di fiumare.
Si è detto e scritto per anni, inascoltati, attaccati per la presunzione di voler fermare l’economia del mattone, considerati eccessivi e poco attenti ai bisogni della città e delle sue necessità espansionistiche.
Per anni, tutti i livelli amministrativi anziché fare ciò che la legge vigente richiedeva, hanno contestato ad ogni livello le nuove norme, perdendo lo scontro, ma allo stesso tempo non ottemperando realmente a ciò che veniva richiesto.
Oggi è stata colpita durissimamente la zona sud di Messina, già provata negli anni precedenti: torrenti stretti nella morsa di muri e case, montagne rese fragili da incendi e inevitabili frane che trovano come ostacolo verso il basso, case su case.
Può una città sperare e pregare solo che non piova ?
O dovrebbe chi ha il dovere di farlo, fermare finalmente tutta la macchina del mattone a tutti i costi e ovunque e rivedere interamente la pianificazione territoriale ?
Chiediamo ancora una volta che l’amministrazione prenda atto che il territorio non può continuare ad essere massacrato e fermi finalmente la variante del PRG, ora o mai più
Chiediamo che la Procura della Repubblica istituisca un pool tecnico in grado di ve...
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