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Emanuele95

  1. La terra trema nell'Italia del Nord Sette morti e decine di feriti in Emilia

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    By *Sayrus* il 20 May 2012
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    l sisma di magnitudo 6 ha fatto tremare molte zone del Nord Italia. Sotto le macerie rimangono quattro operai. Un'ultracentenaria investita dai calcinacci. Un'altra donna stroncata da un malore. I centri più colpiti nel Ferrarese e nel Modenese. Danni a chiese e monumenti. Serie di scosse di assestamento, la più forte di intensità 5.1. Monti rientra in anticipo dagli Usa
    Come il terremoto dell'Aquila. Anche se, fortunatamente, le conseguenza sono molto meno gravi. Una scossa di magnitudo 6 fa tremare alle 4.05 tutto il Nord Italia, seminando morte e distruzione in Emilia: l'epicentro del sisma viene individuato a 36 chilometri a nord di Bologna 1 tra le province di Modena e Ferrara. Finale Emilia, nel Modenese 2, e Sant'Agostino, nel Ferrarese 3, sono i centri più colpiti. Sotto le macerie rimangono quattro operai e un'ultracentenaria, mentre una cittadina tedesca di 37 anni e una donna di 86 anni muoiono per un malore legato ai crolli. Almeno 50 i feriti. Alla prima scossa - avvertita anche in Lombardia 4, Liguria 5, Toscana 6, Triveneto 7 - ne seguono molte altre, un'ottantina. La più forte, di intensità pari a 5.1, nel primo pomeriggio. Migliaia di persone rimangono per strada. Secondo le prime stime della Protezione civile, gli sfollati sono 3.000, all'incirca 2.500 nel Modenese e 500 nel Ferrarese.
    Le vittime. Sono state identificate dai Carabinieri tutte e sei le persone morte. Si tratta di quattro operai e di due donne (una aveva 103 anni). Nicola Cavicchi, 35 anni, residente a San Martino, frazione di Ferrara, è rimasto schiacciato sotto il crollo della fabbrica Ceramiche di Sant'Agostino, nel Comune di Sant'Agostino. Nella stessa ditta è morto anche Leonardo Ansaloni, 51 anni, residente a Reno Centese in provincia di Ferrara. Un terzo operaio ha perso la vita, sempre a Sant'Agostino, per il crollo di un capannone della Tecopress di Dosso: si tratta di Gerardo Cesaro, 59 anni, residente a Molinella. Un altro operaio di origini marocchine, Tarik Naouch di soli 29 anni, è morto a Ponte Rodoni di Bondeno nel crollo che ha interessato lo stabilimento Ursa, che produce polistirolo. Il giovane era residente a Crevalcore. Sempre a Sant'Agostino è deceduta, colpita alla testa da un calcinaccio, l'ultracentenaria Nerina Balboni. In provincia di Bologna una cittadina tedesca, Gabi Ehsemann, si è sentita male nei minuti immediatamente successivi alla forte scossa. A Vigarano Mainarda, nel Ferrarese, una donna di 86 anni, Anna Abeti, ha avuto un ictus dopo il sisma ed è deceduta dopo il ricovero all'ospedale.
    Danni agli edifici storici. 9 A causa delle scosse i carabinieri hanno accertato il crollo di una statua all'interno della chiesa di San Giovanni in Persiceto e crepe e inagibilità alla chiesa di Caselle di Crevalcore Inoltre sono caduti calcinacci della...

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    Last Post by *Sayrus* il 20 May 2012
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  2. Haiti, caos nelle strade dopo l'inferno - L'Onu: «Ci sono 300mila senzatetto»

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    Cronaca
    By *Sayrus* il 21 Jan. 2010
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    Morti ovunque. Devastazione. Saccheggi. Dolore. Proteste. E un pericoloso vuoto di potere. A tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito Haiti radendo al suolo la capitale Port-au-Prince, i primi soccorritori arrivati sull'isola caraibica si sono trovati di fronte scene agghiaccianti. «La situazione è anche peggio di quanto mostrano le tv. Mancano acqua potabile e cibo, le vittime sono ammassate in strada», racconta all'Ansa l'ambasciatore di Haiti a Roma, Geri Benoit. È ancora troppo presto per tracciare un bilancio della tragedia. La Croce Rossa parla di almeno 50 mila morti, ma si teme che le vittime possano essere alcune centinaia di migliaia. Secondo quanto riferisce l'Onu, sono circa 3,5 milioni e mezzo le persone che vivevano nelle zone interessate dal sisma. I senzatetto a Port-au-Prince, dove è andato distrutto il 10% della città, sono almeno 300 mila.
    TRA LE MACERIE - Nella capitale si tenta - tra mille difficoltà - di dare assistenza ai feriti (guarda il video). E si continua a scavare tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti. Kelly Bastien, presidente del Senato di Haiti, è stato ritrovato vivo sotto i resti del Parlamento. Diversi ministri ed esponenti politici hanno però perso la vita nel sisma. Secondo l'ambasciatore di Haiti a Berlino, Jean-Robert Saget, tra le vittime ci sono il titolare della Giustizia, Paul Denis, e l'esponente dell'opposizione Michel Gaillard.
    SOCCORSI - Gli aiuti cominciano ad arrivare. Un volo dell'Unicef ha portato beni di prima necessità: l'organizzazione ha anche distribuito 2.500 kit contenenti utensili per cucinare e 5 mila sacchetti d'acqua da un litro. Un aereo cargo di Medici senza Frontiere ha scaricato materiale sanitario, coperte, teli, set da cucina, tende. Gli Stati Uniti invieranno un'intera brigata di 3.500 soldati, tra cui 2.200 marines ad Haiti; per Barack Obama si tratterà di «uno dei più grandi sforzi umanitari della storia» americana. Tra l'altro, la Casa Bianca annuncia che Cuba ha accettato di aprire il proprio spazio aereo agli Usa per evacuare dalla base di Guantanamo le vittime del sisma. Dal suo esilio in Sudafrica l'ex presidente di Haiti, Jean Bertrand Aristide, si è detto pronto a tornare nel suo paese per «portare aiuto alla ricostruzione». E mentre la Farnesina è sempre al lavoro per cercare di rintracciare le decine di italiani che mancano ancora all'appello, sul fronte degli aiuti si muove anche il nostro governo: «Ad Haiti siamo stati come forze armate i primi a partire con un ospedale da campo, e ho in mente la possibilità di inviare anche una nave che in una situazione del genere potrebbe essere estremamente utile» annuncia il ministro delle Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo alla trasmissione Mattino 5 .
    VIA TERRA - I primi a passare all'alb...

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    Last Post by *Sayrus* il 21 Jan. 2010
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  3. Terremoto devasta Haiti
    migliaia di persone tra le macerie

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    Cronaca
    By *Sayrus* il 15 Jan. 2010
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    Un terremoto di magnitudo 7 ha devastato martedì pomeriggio – la notte tra martedì e mercoledì in Italia-, l’isola di Haiti. Il sisma, un vero e proprio sciame sismico che ha fatto registrare una decina di scosse nel giro di poche ore (la prima attorno alle 23 italiane), ha avuto il suo epicentro ad una quindicina di chilometri dalla capitale Port-au-Prince e ha provocato numerosi crolli di edifici. Nell’area colpita dal sisma, molto densamente popolata, vivono almeno 1,8 milioni di persone su circa 9 milioni di abitanti dell’intera nazione. Nella notte era anche stato diramato un allarme tsunami per tutto il quadrante caraibico, ma per fortuna non si sono avute ricadute e conseguenze in alcuno dei Paesi potenzialmente interessati da un’eventuale onda di rimbalzo e quindi l’allerta è rientrata.
    MIGLIAIA SOTTO LE MACERIE – Per un bilancio delle vittime è ancora troppo presto, le informazioni, anche a causa della rete delle telecomunicazioni andata completamente in tilt, arrivano con difficoltà. Quello che è certo, però, è che migliaia di persone sono rimaste sepolte sotto le macerie e i soccorritori stanno cercando di estrarne vive quante più possibile: gli Stati Uniti, che fin dall’inizio hanno monitorato da vicino la situazione, parlano di un probabile elevato numero di morti. Tra gli immobili collassati ci sono numerosi ospedali (nella capitale solo uno è rimasto in funzione e ha già esaurito la capacità di accoglienza di feriti; la Croce Rossa internazionale si sta attrezzando per allestire alcuni punti di pronto soccorso da campo) e anche il palazzo presidenziale di Port-au-Prince. Il presidente Rene’ Preval è tuttavia vivo, secondo quanto hanno confermato fonti diplomatiche haitiane a Città del Messico.
    GLI ITALIANI NELL’ISOLA – Sarebbero circa una settantina gli italiani che vivono stabilmente nell’isola, secondo la stima diramata dalla nostra ambasciata di Santo Domingo. La Farnesina ha già attivato le proprie strutture per verificare se i nostri connazionali abbiano riportato conseguenze. Accertamenti sono poi in corso per verificare quanti possano essere gli italiani presenti nell’area per motivi turistici o di lavoro. «Ci sono grosse difficoltà di comunicazione e di raccolta di informazioni» ha però fatto sapere Ludovico Camussi, dell’unità di crisi del ministero degli Esteri, secondo cui gli italiani, tra residenti e persone che lavorano presso attività turistiche o presso le sedi delle Nazioni Unite, sarebbero complessivamente un centinaio, a cui aggiungere quanti dovessero risultare solamente «in transito». Una prima stima che tiene conto anche dei turisti e di coloro che hanno segnalato la propria presenza tramite il sito Dovesiamonelmondo (il portale che fa capo alla Farnesina) parla di un totale di circa 190 italiani nell’area. Al momento, tuttavia, non risultano connazionali morti o ...

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    Last Post by *Sayrus* il 15 Jan. 2010
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