Cool Grey Outer Glow Pointer

Emanuele95

  1. Che cosa fare quando si vuole prendere un cucciolo di cane?

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    Amici a quattro zampe
    By *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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    Che cosa fare quando si vuole prendere un cucciolo di cane?
    L’adozione di un cucciolo un momento molto emozionante, ma allo stesso tempo è anche critico: le scelte che si fanno possono aiutare ad assicurare il benessere fisico ma anche comportamentale del cane.


    I cuccioli sono belli da piccoli ma fino alle dieci settimane, devono stare con la mamma per crescere in modo equilibrato.
    L’età del cucciolo

    Sia che si decida di adottare un cucciolo da un canile (e senza dubbio questo è un ottimo modo per dare un po’ d’affetto a animali che non hanno tante possibilità di averlo), sia che la scelta ricada su una precisa razza e quindi si acquisti un cane da un allevamento o da un negozio, la cosa importante è assicurarsi che il cucciolo abbia l’età giusta per essere adottato.

    Infatti lo sviluppo comportamentale del cane si articola attraverso diverse fasi e in una di queste, chiamata fase di socializzazione, il cane è maggiormente predisposto ad imparare, conoscere e accettare gli altri cani, gli altri animali, le persone, le cose, i suoni, insomma l’ambiente che lo circonda.

    Il periodo ottimale per l’adozione di un cane è tra le otto e le dieci settimane di vita, quando il cucciolo si trova infatti nelle condizioni migliori per imparare a conoscere l’essere umano e tutti gli stimoli che faranno parte della sua vita futura.

    Occhio al prezzo

    Ma dove possiamo adottare un cucciolo ed essere sicuri che queste fasi vengano rispettate nel benessere del cane? Oggi è particolarmente diffusa la moda di acquistare cuccioli provenienti dai paesi dell’Est e che vengono venduti in numerosi negozi delle nostre città e di solito sono quelli che hanno un prezzo inferiore ai cani della stessa razza.
    Attenzione però perché nella maggior parte dei casi, questi cani vengono allontanati dalla mamma troppo presto, sono costretti ad affrontare dei viaggi estenuanti in condizioni di igiene e di benessere scarsissime.

    In più la maggior parte di questi cuccioli non sono stati esposti adeguatamente alla protezione degli anticorpi materni o/o a quella di una corretta profilassi vaccinale. Infatti, poco dopo l’arrivo a casa, i cuccioli manifestano patologie virali (che hanno un lungo periodo di incubazione) che magari non sono evidenti al momento dell’adozione.

    Allevamenti: di quali fidarsi?

    Per quanto riguarda gli allevamenti, il consiglio migliore che possiamo darvi è di andare a visitarli prima di decidere dove acquistare il cucciolo. Chiedere di vedere i genitori dei cuccioli e valutare le condizioni di igiene e di benessere degli animali può darvi un idea del tipo di allevamento che avete di fronte.

    Diffidate degli allevamenti “chiusi”, che non sono visitabili o quelli in cui non vi permettono di vedere i genitori del cucciolo. Potrebbe esse...

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    Last Post by *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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  2. Quante passeggiate al giorno deve fare un cane?

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    Amici a quattro zampe
    By *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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    Quante passeggiate al giorno deve fare un cane?
    I cani necessitano di una attività fisica variabile a seconda della razza, ma anche dell’individuo e sicuramente l’energia fisica di un Border Collie è diversa da quella di un Barboncino.

    Un livello medio di attività è comunque necessario per tutti i cani. Una media di tre passeggiate al giorno di 20-30 minuti può essere considerata il limite minimo per mantenere il proprio cane attivo e allegro.


    Ogni cane ha le sue esigenze, dettate non solo dal tipo di cane ma anche un po' dal carattere.
    Il minimo comunque sono 3 passeggiate da 30 minuti l'una al giorno.



    Non tutti i cani sono uguali

    I cani che fanno sport, come l’Agility, l’Obedience, il Fly ball, ecc., sfogano molta della loro energia e hanno minor bisogno di lunghe passeggiate; ma spesso i cani che fanno sport sono quelli più attivi e quindi con maggiori esigenze di “movimento”.

    In genere si crede che il bisogno di “movimento” sia proporzionale alla taglia dell’individuo, ma in realtà non è proprio così: ci sono, infatti, cani molto attivi di taglia piccola come i Jack Russel e cani di taglia grande che preferiscono stare sdraiati in casa vicino al caminetto come gli Alani. Inoltre, come detto prima, due soggetti della stessa razza possono avere esigenze di attività molto differenti! Anche tra i cani, come tra gli umani, ci sono i pigroni e i super attivi.

    Cosa è successo oggi? Chi è passato di qui?

    Può essere molto utile portare il cane a correre o passeggiare senza guinzaglio in aree recintate anche una o due volte alla settimana. Per alcuni cani è molto importante variare spesso il percorsi perché incontrano stimoli nuovi e sempre diversi. E il cane, inoltre, deve avere la possibilità di annusare per terra, di curiosare. È questo, infatti, il suo modo di esplorare e farsi un’idea del mondo che lo circonda: è come per noi leggere il giornale per conoscere le notizie del giorno. Per questo motivo il guinzaglio deve essere tenuto lasco e non sempre in tensione!

    Giochiamo un po’?

    Oltre all’attività fisica è molto importante fornire al cane cose da fare durante il giorno: attività fisica sì, ma anche mentale! Più un cane è stimolato mentalmente e deve risolvere “compiti” più o meno complessi, più sarà stanco anche dal punto di vista fisico. Per questo motivo è importante far fare al cane giochi che lo stimolano psicologicamente come i giochi interattivi che rilasciano premi in cibo (per es. il Kong o il Food Cube ), giochi di attivazione mentale e esercizi di educazione (insegnargli il ”seduto”, il “terra”, il “vieni”, ecc).
    Last Post by *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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  3. Sai giocare con il tuo cucciolo?

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    By *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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    Sai giocare con il tuo cucciolo?
    Il gioco con il proprietario e con altri cani non solo fornisce al cane parte dell’esercizio fisico di cui ha bisogno, ma svolge un ruolo essenziale nelle necessità sociali.



    I cuccioli si sa, non stanno mai fermi e vogliono giocare con tutto e con tutti, compresi i gatti. Ma vanno saputi stimolare

    timoli fisici e mentali insufficienti possono contribuire all’insorgenza di problemi comportamentali come distruttività (masticare oggetti, scavare buche, frugare nell’immondizia), iperattività, esagerata eccitabilità, comportamenti di richiesta di attenzione e abbai eccessivi.

    È molto importante assicurarsi che le necessità di attività fisica e mentale siano state soddisfatte prima di lasciare il cane da solo.

    Un cucciolo ha la necessità di esplorare l’ambiente e lo fa masticando! Per questo motivo è importante fornire al proprio cane, soprattutto ai cuccioli, giochi che li tengano impegnati e che permettano loro di masticare, tipo i giochi di gomma che si possono riempire con il cibo.

    In questo modo possiamo ridirigere la naturale tendenza del cucciolo di masticare, su oggetti appropriati e interessanti anche dal suo punto di vista invece che sui vestiti, scarpe o mani del proprietario.

    È importante evitare di fare con il cane giochi con le mani e i piedi: farsi mordicchiare da un cucciolo può essere divertente ma il cucciolo non è in grado di capire quando va bene e quando no, per cui tenderà a farlo con tutti, anche con i bambini. Inoltre potrebbe diventare un’abitudine e in questo caso il cane continuerà a farlo anche una volta diventato adulto con spiacevoli conseguenze per il proprietario.

    Evitare giochi che mettono a confronto la forza del proprietario con quella del cucciolo. Per esempio il gioco del “tira e molla” che sembra essere un divertente diversivo per molti cuccioli ma alcuni cuccioli si agitano e si eccitano eccessivamente tanto da diventare troppo aggressivi durante questo gioco.

    Una regola generale che si può applicare a questo e ad altri giochi del genere (tra cui anche la lotta e il rincorrersi) comunque è quella che i giochi che sovra-stimolano il cucciolo, devono essere interrotti quando il cane diventa troppo aggressivo.

    Si possono insegnare al cane giochi che stimolano le sue naturali attitudini come ad esempio, nascondere un oggetto e insegnare al cane a trovarlo e a riportarlo al proprietario.
    Last Post by *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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  4. I cani soffrono di solitudine?

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    Amici a quattro zampe
    By *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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    I cani soffrono di solitudine?
    Spesso ci viene fatta questa domanda e con il nostro lavoro veniamo in contatto con dei problemi che possono essere “scambiati” per malessere da solitudine, ma in realtà sono problemi ben più gravi e complessi.



    Ci riferiamo a quella che viene chiamata ansia da separazione. Questa è una patologia comportamentale piuttosto complessa che sta presentandosi sempre più frequentemente nei nostri cani.

    Le cause di questo disturbo non sono ancora ben conosciute, o meglio esistono una serie di concause che possono intervenire nella sua insorgenza. I cani con questo problema possono manifestare diversi sintomi, come vocalizzazioni: abbaiare, ululare e piagnucolare;

    · distruzione: spesso diretta verso le possibili uscite della casa come porte e finestre

    · eliminazione inappropriata (urine e feci deposte in casa),

    · leccamento eccessivo di alcune parti del corpo (in certi casi fino a procurarsi delle lesioni),

    · inappetenza e a volte vomito e diarrea.

    Tutti questi sintomi possono essere presenti insieme o ne possiamo trovare uno solo e una combinazione di due o tre.



    La terapia è abbastanza impegnativa e necessita l’intervento di un veterinario comportamentalista, in quanto in diversi casi è necessario, soprattutto per il bene del cane, ricorrere anche all’utilizzo di farmaci.



    Ma escludendo queste forme patologiche c’è comunque da dire che effettivamente il cane non ama stare da solo.
    I cani infatti sono animali altamente sociali e necessitano della presenza del loro gruppo. Quando adottiamo un cane, i componenti della famiglia umana diventano membri del suo branco sociale, con cui l’animale ama trascorrere la maggior parte del suo tempo. Per questo motivo, bisogna pensarci bene prima di adottare un cane per lasciarlo da solo per 8-10 ore al giorno, tutti i giorni, non è proprio una scelta corretta. Sicuramente una situazione del genere per il cane è molto dura e potrebbe inoltre predisporre all’insorgenza di una serie di problemi.
    Last Post by *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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  5. Legge 20 luglio 2004
    Legge a favore degli animanli

    By *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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    Legge 20 luglio 2004



    n.189
    "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego
    degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate"
    pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 luglio 2004


    Art. 1.

    (Modifiche al codice penale)
    1. Dopo il titolo IX del libro II del codice penale è inserito il seguente:
    "TITOLO IX-BIS - DEI DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO PER GLI ANIMALI
    Art. 544-bis. - (Uccisione di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un
    animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.
    Art. 544-ter. - (Maltrattamento di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad
    un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue
    caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000
    euro.
    La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li
    sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
    La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale.
    Art. 544-quater. - (Spettacoli o manifestazioni vietati). - Salvo che il fatto costituisca più grave reato,
    chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è
    punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 3.000 a. 15.000 euro.
    La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti di cui al primo comma sono commessi in relazione
    all'esercizio di scommesse clandestine o al fine di trarne profitto per sè od altri ovvero se ne deriva la morte
    dell'animale.
    Art. 544-quinquies. - (Divieto di combattimenti tra animali). - Chiunque promuove, organizza o dirige
    combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l'integrità fisica è
    punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro.
    La pena è aumentata da un terzo alla metà:
    1) se le predette attività sono compiute in concorso con minorenni o da persone armate;
    2) se le predette attività sono promosse utilizzando videoriproduzioni o materiale di qualsiasi tipo
    contenente scene o immagini dei combattimenti o delle competizioni;
    3) se il colpev...

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    Last Post by *Sayrus* il 2 Aug. 2009
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  6. Maltrattamento di animali

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    By *Sayrus* il 7 Aug. 2009
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    Maltrattamento di animali
    Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia.
    Capitolo II Articolo 3:

    "Nessuno causerà inutilmente dolori, sofferenze o angosce ad un animale da compagnia.

    Nessuno deve abbandonare un animale da compagnia."
    La legge n°189 del 20 luglio 2004 contiene le disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli animali in combattimenti clandestini o in competizioni non autorizzate.

    Viene inserita così una modifiche al codice penale, nel Libro II del codice penale viene aggiunto il Titolo IX bis - "Dei delitti contro il sentimento per gli animali".

    Cosa fare quando si intende segnalare un caso di maltrattamento? Chiunque, che sia privato cittadino o un'associazione, può rivolgersi ad un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, etc...) segnalando uno dei casi di illeciti previsti dalla nuova legge e richiedendo un intervento per accertare il reato ed impedire che questi venga portato ad ulteriori conseguenze.

    Inoltre, presso molti comuni italiani, è istituito lo Sportello per i diritti degli animali aperto al pubblico per informazioni e segnalazioni.
    Dalla LAV , al numero telefonico 06 4461325, verranno fornite risposte e sostegno alle segnalazioni di maltrattamenti. Gli aggiornamenti sulle iniziative in corso saranno disponibili sul sito www.infolav.org, gli aggiornamenti normativi sul sito www.reteambiente.it

    Combattere il randagismo, non il randagio.

    Il paradosso è abbandonare un cane per poi lamentarsi dei cani randagi.

    Molto più spesso di quanto si immagini il cane, il gatto o addirittura il furetto, viene abbandonato sulle strade fuori città oppure davanti ad un canile ma anche in piena autostrada.

    Ogni estate in Italia vengono abbandonati circa 100mila cani e 50mila gatti. Siamo noi che causiamo il randagismo, non i cani e i gatti.

    E' la mancanza di coscienza civile e di senso di responsabilità che porta a lasciare il proprio cane o gatto per strada perché non lo si vuole più in casa.

    L'abbandono è un reato punito dal Codice penale (art. 1 comma 3 Legge 189/2004) : "chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.00...

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    Last Post by *Sayrus* il 7 Aug. 2009
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  7. Denunciamo il maltrattamento contro gli animali

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    Amici a quattro zampe
    By *Sayrus* il 7 Aug. 2009
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    L’uomo fa progressi in tutti i campi. Ma sulla strada che porta all’armonia con gli animali purtroppo resta indietro.

    Siamo nel 2004, e la nostra civiltà è riuscita persino a mandare sonde sul pianeta Marte. Eppure i cani e i gatti continuano ad essere trattati come cinquanta o cento anni fa. Animali legati alla catena, rinchiusi in recinti simili a lager, picchiati, abbandonati, e spesso seviziati per puro sadismo. E tutto questo, come si apprende dalle agghiaccianti notizie sui giornali, non avviene nelle zone più degradate del pianeta, dove ignoranza e povertà possono – ma non sempre, attenzione – giustificare poca tenerezza nei confronti degli esseri più indifesi. Tutto ciò avviene invece nelle città e nei paesi, tra i palazzi e le villette che costituiscono la nostra quotidianità.

    Quante volte, camminando per la strada, abbiamo assistito a maltrattamenti e soprusi nei confronti dei cani? Quante volte abbiamo visto gatti sporchi e malnutriti costretti a sfamarsi tra i rifiuti? Di fronte a scene del genere si prova un senso di rabbia, si vorrebbe poter fare qualcosa. Ma la maggior parte delle volte purtroppo, abbassiamo gli occhi e proseguiamo, impotenti.

    Dobbiamo agire, invece! Dobbiamo dimenticare qualsiasi timore ed essere convinti che qualcosa si può veramente fare. Le violenze, anche psicologiche e non solo quelle fisiche, a danno dei gatti e dei cani sono oggi contro la legge e vanno perciò denunciate alle autorità. Lasciamoci guidare dal senso civico e dall’amore ogni volta che vediamo un animale in difficoltà. In campagna spesso si trovano cani da caccia tenuti segregati in piccoli spazi maleodoranti o gatti abbandonati a se stessi da padroni convinti che “il gatto è cacciatore e sa badare a se stesso”. Bene, interveniamo e facciamo una denuncia, è nostro dovere!

    Nei casi di maltrattamento sono gli Organi di Polizia Giudiziaria che devono intervenire, quindi i Vigili Urbani, i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza e il Corpo Forestale. Chi pensa che, trattandosi di animali, le sole che possono essere interpellate sono le Guardie Zoofile, sbaglia. La Cassazione ha ribadito che tutti gli organi di Polizia Giudiziaria sono competenti per i reati in materia ambientale e di tutela animali (Cass. pen. sez. III - Pres. Gambino - Est. Postiglione - n.1872 del 27/9/91).

    La denuncia può essere fatta di persona o per telefono nei casi gravi in cui occorre un intervento tempestivo. Altrimenti si deve mettere per iscritto il fatto, su carta semplice senza bolli e moduli particolari, descrivendo ciò che si è visto e aggiungendo, quando ci sono, i nomi di altri testimoni. Non dimentichiamo che, perché il tutto sia valido, dobbiamo aggiungere il nostro nome, cognome e indirizzo, la data e la firma. La denuncia va poi presentata in un Ufficio della Polizia Giudiziaria, oppure consegnata alla cancelleria del Procuratore della Repubblica presso la Pretura Circondariale del luogo.

    Se si vogliono r...

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    Last Post by *Sayrus* il 7 Aug. 2009
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  8. CANE UCCISO PER “ARTE” IN NICARAGUA: MAI PIÙ!

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    Amici a quattro zampe
    By *Sayrus* il 7 Aug. 2009
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    CANE UCCISO PER “ARTE” IN NICARAGUA: MAI PIÙ!




    Appena terminata, la “Bienal Costaricense de Artes Visuales” (Bienarte) del 2007, si trova in mezzo alle polemiche e alle proteste delle associazioni animaliste di tutto il mondo.
    L'evento tradizionalmente propone una serie di opere e premia 6 degli artisti partecipanti con il diritto di rappresentare il Paese alla “Bienal Centroamericana” che si terrà in Honduras nel 2008.
    Guillermo Vargas, il quale ha messo in mostra un cane randagio legato in un angolo della sala è uno tra gli artisti che quest’anno sono stati premiati.
    Guillermo Vargas artista costaricano, conosciuto col soprannome di Habakkuk, ha suscitato le ire di associazioni animaliste e di cittadini di ogni parte del mondo a seguito della morte del cane randagio conosciuto col nome di Nativity esposto alla galleria di Managua.
    I visitatori della galleria si sono trovati davanti agli occhi: un cane denutrito, affamato, legato in un angolo della stanza, senza cibo e senza acqua, sulla parete il titolo dell’opera “Sei quello che leggi”, composta utilizzando crocchette per cani.
    Questa “opera d’arte” aveva lo scopo di testimoniare l'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. Il cane è morto il giorno seguente a quello in cui sono state scattate le foto, notizia confermata da Leonor Gonzalez, editore del supplemento culturale di La Prensa in Nicaragua.
    Habakkuk ha affermato che il suo lavoro è un tributo a Natividad Canda, nicaraguense morto a seguito di un attacco di 2 Rottweiler durante un workshop a Carthage.
    In un’intervista rilasciata a la Nación, lo pseudoartista ha dichiarato: “La cosa importante per me è stata l’ipocrisia della gente. Le persone si sono mostrate sensibili con Natividad Canda solo dopo che è stato attaccato del cane. Prendo quello che vedo: lo stesso vale per il cane, ora è più vivo che mai, considerando che si continua a parlare di lui”, ma alla domanda se avesse dato cibo al cane, non vi è stata alcuna risposta, solo silenzio.
    Lo pseudoartista ci spiega il suo lavoro: “Salve a tutti. Il mio nome è Guillermo Habacuc Vargas. Ho 50 anni e sono un artista. Recentemente sono stato criticato per il mio lavoro intitolato “Sei quello che leggi” raffigurante un cane chiamato Nativity. Lo scopo del lavoro non era causare sofferenza alla povera innocente creatura, bensì illustrare un problema. Nella mia città natale San Jose, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno gli dedica attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di Nativity, ciò crea un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. Nativity era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su...

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    Last Post by *Sayrus* il 7 Aug. 2009
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  9. I Monti Nebrodi

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    Messina
    By *Sayrus* il 11 Aug. 2009
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    I Monti Nebrodi



    I rilievi, i boschi, il clima, la fauna, i laghi

    I monti Nebrodi o Caronie, insieme ai Peloritani ad Est ed alle Madonie ad Ovest costituiscono l'Appennino Siculo. Si estendono nelle tre province di Messina, Catania ed Enna, sono delimitati a Sud da un braccio dell'alto corso del Simeto, ad Ovest dal fiume Pollina e ad Est dalla fiumara di Novara di Sicilia.

    Il territorio dei Nebrodi, insieme ad una fitta vegetazione d'alto fusto, ingloba pascoli montani, cime solitarie e spazi incontaminati di macchia mediterranea, ha un andamento caratterizzato dalla dolcezza dei rilievi dovuta alla presenza di rocce argillose e arenarie di formazione terziaria.

    Nella parte più elevata e centro orientale predominano le formazioni arenaceo/marnose o arenario/silicee, nelle quali l'arenaria si presenta in banchi omogenei, alternata da strati sottili di argille e marne; nella zona occidentale dei Nebrodi e nell'alta valle del Simeto sono molto diffuse le formazioni a composizione argillosa; infine troviamo le formazioni calcaree sviluppatesi in successione discontinua, del tutto simili al più famosi massicci alpini, che si elevano nelle zone di San Fratello, Roccella Valdemone, San Marco d'Alunzio, Frazzanò, Galati Mamertino, Alcara Li Fusi (le famose Rocche del Crasto).

    Le vette più importanti sono: Monte Soro (1847 m.), Serra del Re (1754 m.), Pizzu u Fau (1686 m.), Serra Pignataro (1661 m.), Monte Trearie (1600 m.), Monte Castelli (1566m) e Monte Sambuchetti (1558m.).

    Il clima è caratterizzato da inverni lunghi ed abbastanza rigidi ed estati miti e non afose. La piovosità oscilla dai 500 ai 1400 mm. La neve e la nebbia sono abbastanza frequenti e creano il giusto grado di umidità per il bosco.

    La flora è caratterizzata alle quote alte (1200-1600 m) dalla presenza del faggio (Fagus sylvatica) che vive allo stato puro o associato ad esemplari di acero (Acer campestre) e frassino (Fraxinus excelsior). Come sottobosco domina l'agrifoglio (Ilex aquifolium), il biancospino (Crataegus monogyna), e il pungitopo (Ruscus aculeatum). Una pianta molto rara è il Tasso (Taxus baccata), una conifera sempreverde relitto dell'antica flora terziaria, a portamento arboreo o cespuglioso, che può vivere fino a duemila anni. In Sicilia è presente solo sui Nebrodi, ha foglie e forma simile ad un abete e all'epoca della fruttificazione diviene inconfondibile per le sue bacche rosse, viene chiamato anche "albero della morte" perché risulta essere tossico in ogni sua parte, specie nelle foglie.

    Alle quote medie (800-1200 m...

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    Last Post by *Sayrus* il 11 Aug. 2009
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  10. Lo Stretto di Messina (2)

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    Messina
    By *Sayrus* il 11 Aug. 2009
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    Lo Stretto di Messina



    La striscia di mare che costituisce lo Stretto di Messina è compresa tra la costa calabrese e quella siciliana. Le caratteristiche morfologiche e geologiche delle due coste fanno ritenere che un tempo le montagne dell'Aspromonte si continuavano con i monti Peloritani i quali erano, quindi, una continuazione del crinale appenninico calabrese.

    Infatti le montagne della Calabria si interrompono bruscamente nel tratto interessato in più punti a causa di fratture geologiche e formano incredibili pareti che piombano quasi verticalmente sul mare rendendo evidente una separazione violenta della Sicilia dalla terraferma.

    Questo strappo viene attribuito ad un terremoto di grande intensità che, in epoche geologiche relativamente remote, fece sprofondare le montagne originando lo Stretto di Messina.

    ". . . . . . . .. . .. . ... . assorbe

    la temuta Cariddi il negro mare.

    Tre fiate il rigetta, e tre nel giorno

    l'assorbe orribilmente. Or tu a Cariddi

    non t'accostar mentre il mar negro inghiotte;"

    . . . .

    Omero, Odissea, libro XII



    Lo Stretto di Messina (localmente detto u Strittu - lo Stretto) chiamato nell'antichità Stretto di Scilla e Cariddi, Stretto di Scilla e Fretum Siculum, in epoca tardo-medievale e moderna Faro di Messina, è un braccio di mare che collega il Mar Ionio con il Mar Tirreno e che, separando (sia pur marginalmente) le due città di Messina e Reggio Calabria con le rispettive aree urbane, separa la Sicilia dalla Calabria, dunque dall'Italia peninsulare e dal continente. Nel tratto più stretto (a nord) è largo circa 3,2 km.
    Lo Stretto di Messina, per gli aspetti morfologici, può essere rappresentato come un imbuto con la parte meno ampia verso nord, in corrispondenza della congiungente ideale Capo Peloro (Sicilia) - Torre Cavallo (Calabria); verso sud, invece, questo imbuto si apre gradualmente fino al traverso di Capo dell'Armi (Calabria). Il limite settentrionale è nettamente identificabile, mentre quello meridionale può avere un significato geografico (ad esempio la carta nautica n° 138 dell’Istituto Idrografico della Marina (I.I.M.) si ferma poco prima di Punta Pellaro in Calabria), o idrologico; quest’ultimo può essere considerato la linea ideale che congiunge Capo Taormina (Sicilia) con Capo d'Armi (Calabria). Come area idrologica, anche il confine settentrionale è ben più ampio di quello geografico e comprende l'area del Mar Tirreno compresa tra Capo Milazzo, l'arco delle Isole Eolie e le coste del Golfo di Gioia in Calabria.

    Per quanto si riferisce al profilo sottomarino dello Stretto, esso può essere paragonato ad un monte, il cui culmine è la...

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    Last Post by *Sayrus* il 11 Aug. 2009
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